
22 settembre 2025
Se hai pensato di comprare un’auto elettrica (nuova o usata), probabilmente ti sei già fatto questa domanda: “Ma poi dove la ricarico?”.
Le colonnine di ricarica sono il cuore della stazione di ricarica per veicoli elettrici e, nel 2025, la loro diffusione in Italia è finalmente cresciuta abbastanza da rendere la mobilità elettrica meno “avventurosa” di qualche anno fa.
In questa guida di Autobro.it ti spiego tutto: come funzionano le colonnine, quali tipi esistono, quanto costa usarle e come sceglierle in base alle tue esigenze.
Le colonnine di ricarica (o colonnine elettriche) sono dispositivi che forniscono energia elettrica alle auto elettriche attraverso una presa standardizzata.
In pratica, sono l’equivalente del distributore di benzina, ma con cavi e prese invece di pistole erogatrici.
Presa o connettore: il punto di collegamento con l’auto.
Potenza erogata: può variare da 3 kW a oltre 300 kW.
Sistema di pagamento: carta, app o abbonamento.
Software di gestione: monitoraggio e aggiornamenti.
Perfette per parcheggi aziendali o domestici. Richiedono diverse ore per una ricarica completa.
Utili nei centri commerciali o stazioni di servizio. In circa 30-40 minuti portano l’auto all’80%.
Ideali per chi viaggia. In 15-20 minuti ricaricano gran parte della batteria. Sono le più moderne, ma non tutte le auto supportano queste potenze.
Nel 2025 in Italia si contano oltre 50.000 punti di ricarica pubblici, distribuiti tra città, autostrade e parcheggi privati accessibili al pubblico.
Le stazioni di ricarica auto elettrica più diffuse si trovano:
lungo le principali autostrade,
nei centri commerciali,
nei parcheggi cittadini,
in hotel e strutture ricettive.
Per localizzarle puoi usare app dedicate come Google Maps o piattaforme specializzate che segnalano anche disponibilità e prezzi in tempo reale.
Il costo varia in base a tre fattori: tipo di colonnina, operatore e abbonamento.
Tipo colonnina | Prezzo medio | Tempo medio ricarica 80% |
---|---|---|
Lenta (AC) | 0,25-0,40 €/kWh | 6-8 ore |
Veloce (DC) | 0,40-0,60 €/kWh | 30-40 min |
Ultraveloci | 0,60-0,80 €/kWh | 15-20 min |
Ricaricare un’auto elettrica media (batteria da 50 kWh) può costare da 12 a 30 €, a seconda della colonnina scelta.
Sì, se hai un box o un posto auto privato.
Installare una colonnina elettrica domestica (wallbox) ti permette di ricaricare di notte con tariffe agevolate e senza stress da “caccia alla presa libera”.
Prezzo più basso (0,20-0,25 €/kWh).
Ricarica programmabile.
Maggiore comodità.
Secondo i dati ARERA, ricaricare a casa costa circa un terzo rispetto alle colonnine pubbliche.
Gli automobilisti italiani tra i 35 e i 55 anni hanno ancora qualche dubbio:
“Troverò sempre una colonnina disponibile?”
La rete è in crescita, ma nelle ore di punta può esserci attesa.
“Quanto dura la batteria se uso spesso colonnine veloci?”
La ricarica rapida stressa di più le batterie, ma i modelli 2025 hanno sistemi di gestione avanzati che riducono il problema.
“Devo portare mille cavi diversi?”
No: in Europa lo standard è la presa CCS Combo, già presente su quasi tutte le nuove auto elettriche.
Il PNRR italiano prevede migliaia di nuove installazioni entro il 2026, con l’obiettivo di coprire ogni 60 km di autostrada con almeno una stazione di ricarica veloce.
Il futuro? Colonnine sempre più potenti, smart e integrate con energie rinnovabili.
Dipende dalla colonnina: da 6-8 ore (AC lenta) a 15-20 minuti (DC ultrarapida).
Sì, se hai un box/posto auto e l’impianto elettrico adeguato. Spesso ci sono anche incentivi fiscali.
Tra 12 e 30 € per un “pieno” da 300-400 km, a seconda della potenza della colonnina.
La maggior parte sì, ma alcune possono risultare occupate o fuori servizio. Meglio controllare prima tramite app.
Le colonnine di ricarica nel 2025 non sono più un ostacolo, ma una realtà sempre più accessibile. Tra infrastrutture in crescita, costi in calo e auto elettriche usate che diventano più convenienti, il passaggio alla mobilità elettrica è meno complicato di quanto sembri.